Ciao Sergio.
Vedo entrambi seduti su questa panchina letteraria a reinterpretare la vita con te .
Io avida di conoscenza, tu con un sopracciglio alzato, vestito con uno dei tuoi sorrisi.
Ne vestivi parecchi, adatti all’occorrenza, beffardi, arguti, amari e schivi.
Avrei voluto,ad un certo punto soltanto, chiederti di leggere i miei scarabocchi deliranti, avrei voluto domandarti il significato di scelte nelle vite degli altri.
Ho aspettato per pudore e pigrizia e non è mai accaduto.
Ora hai trasmesso il messaggio, chiaro e forte.
Ognuno di noi lo interpreterà a propria immagine ed è potente proprio per questo.
Ciao Sergio.
L’autore.
Sergio Claudio Perroni .
Milano 1956 – Taormina 2019.
Traduttore, scrittore e curatore di libri ,inizia a pubblicare per Bompiani “ Non muore nessuno “ nel 2007 e “ Raccapriccio.Mostri e scelleratezze della stampa italiana” per Aliberti .
Successivamente, “Leonilde.Storia eccezionale di una donna normale “ ( 2010 ) – “ Nel ventre “ ( 2013 )- “ Renuntio vobis “ ( 2015 ) – “ Il principio della carezza “ ( 2016 )
con la casa editrice La nave di Teseo – “ Entro a volte nel tuo sonno “ ( 2018 ) con il quale vince il Premio Cavallini istituito da Vittorio Sgarbi nel 1996 e “ La bambina che somigliava alle cose scomparse “ ( 2019 )
L’opera.
Parole affamate di comprensione che si rincorrono ordinate per poi esplodere di significato .
141 dritte per la vita, riflessioni sull’essere e sul sentire umano, denudato, impietoso, poetico, primordiale, in un’alternanza misurata di prosa poetica e madrigali, scaturiti da un amore appassionato per la donna, ideale e terrena, vagheggiata e vissuta.
Che ognuno si riconosca in una di esse, la faccia propria, ravvisi un momento che gli appartiene, ricordi di averle poggiate sul comodino, tra le anse della libreria, affastellate tra i preferiti, sempre con se su un tablet, e quando il cuore manca un battito per lo stupore o il dolore che l’esistenza porta con sé, trovi una risposta, un richiamo .
Credo che la tentazione di indicare la propria preferita sia inevitabile da assecondare.
“Ancora con la voglia “
A volte conviene soffiare un po’ sulla vita,
lasciarla raffreddare, avere un po’ di pazienza
per evitare di scottarsi, a volte con la vita
conviene tagliarla più fine, fare bocconi più
piccoli, frenare l’istinto per evitare di strozzarsi,
a volte con la vita conviene ignorare
quella nel piatto degli altri, non chiedere di
assaggiare quella del vicino, sono norme di
buona educazione, regole di galateo,
a volte
conviene lasciarne un po’ nel piatto, alzarsi
ancora con la voglia, sono trucchi di sopravvivenza,metodi di autoconservazione
a volte con la vita conviene masticarla a lungo,
molto a lungo, incredibilmente a lungo, è il
segreto per non sentirne più il sapore, il
segreto per inventarle tutti i sapori che non ha.