BitCoin e Criptovalute… proviamo a fare un pò di chiarezza

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Pochi spiccioli di valore nel 2012, più di 1000 euro nel 2013 e l’inizio della grande ascesa nel 2017: si chiama BitCoin ed ha sforato i 10 mila euro di valore nel dicembre 2017.

BitCoin è quella cosa di cui tutti parlano, alcuni la usano, pochi si fidano.

Ma nel frattempo ha immediatamente polarizzato l’opinione pubblica tra chi pensa di arricchirsi, chi pensa che sia una bolla. Noi ne abbiamo voluto sapere di più, senza dover prendere per forza una laurea in economia, ed abbiamo chiesto dei chiarimenti al Dott. Tancredi Ragusa Silvestri, economista, specializzato in amministrazione, finanza e controllo:

“Ultimamente si sente spesso parlare di BitCoin e di criptovalute ma raramente si spiega in maniera semplice e diretta che cosa siano e perché siano diventati così popolari. Il BitCoin nasce nel 2009 ed è la prima di molte valute a mostrare come non sia necessaria una banca centrale. Questo non è altro che un sistema di pagamento digitale che si fonda sulla tecnologia blockchain.

Di che cosa si tratta?

Blockchain può essere letteralmente tradotto come una catena di piccoli blocchi contenenti dati. La tecnologia moderna permette alle persone di comunicare direttamente ma quando si tratta di trasferire denaro occorre affidarsi ad un intermediario. La tecnologia blockchain sfida lo status quo in modo radicale e, attraverso la matematica e la crittografia, fornisce un database pubblico, aperto e decentralizzato dove tutte le transazioni che in qualche modo riguardano il concetto di valore (denaro, beni, proprietà, lavoro e persino voti) sono aggiornate in tempo reale, così da creare un registro la cui autenticità può essere verificata da ogni membro della comunità con una connessione internet.
Il sistema, quindi, permette di evitare di pagare le alte commissioni richieste dalle terze parti (ad esempio banche) e di trasferire denaro in modo sicuro. La sicurezza, in particolare, è garantita da 3 complesse tecnologie su cui si basa il blockchain, ossia proof-of-work, chiave crittografica privata e il Peer-to-Peer network. Quest’ultimo assicura che tutti possano accedere e ricevere una copia del sistema in modo da verificare eventuali cambiamenti avvenuti all’interno della catena. L’anonimato comunque non è a rischio essendo i dati disponibili a tutti ma cifrati. Inoltre, il numero dei beni scambiabili è noto all’inizio e non può essere aumentato.

Ancora confusi?

Proviamo con un esempio: supponiamo vi sia una miniera d’oro che contiene una quantità finita dello stesso (se fosse infinito non avrebbe alcun valore). Al fine di ottenere l’oro bisogna scavare e sarà la richiesta a determinare il valore di quest’ultimo, più la gente ne vuole più il suo valore è alto, essendovene in quantità limitata. Nella realtà, la miniera è un algoritmo molto complicato la cui soluzione è il BitCoin. L’algoritmo produce un numero finito di soluzioni (si stima che vi siano “solo” 21 milioni di BitCoin disponibili) e cercare di decriptarlo equivale a scavare nella miniera (“mining”). Nello specifico si prende un blocco di transazioni le quali vengono trasformate in una stringa che si chiama hash ed incollate in fondo al database secondo certe regole, chi lo fa per primo ottiene il BitCoin. Nel momento in cui si possiede un BitCoin si ha una serie di numeri e cifre che hanno un senso sulla base dell’algoritmo ma serve essere sicuri che più persone non usino lo stesso numero e per questo, come accennato in precedenza, vi sono delle particolari tecnologie che permettono di evitare possibili frodi (funzioni hash, P2P network, sistema proof-of-work).

Come si può intuire, questo sistema si presta a molti utilizzi tra cui la riscossione delle tasse, l’invio di denaro a paesi in cui l’accesso alle istituzioni finanziarie è limitato, riduzione delle frodi finanziarie oltre che la semplificazione non solo delle transazioni ma anche di possibili atti pubblici. Se da un lato i vantaggi delle valute digitali sono innegabili, dall’altro comportano un eccessivo utilizzo di energia, si stima che sia già stata consumata una quantità equivalente a quella utilizzata dall’intera Argentina, e acqua, al fine di far raffreddare l’hardware dei potenti computer utilizzati per l’attività di “mining” dei BitCoin ovvero la grande quantità di calcoli svolta dai processori per poter decriptare l’algoritmo il più velocemente possibile.

Oltre al popolarissimo BitCoin, vi sono diverse altre valute digitali il cui prezzo è cresciuto anche in misura maggiore. Ad esempio Ripple, lanciata nel 2012 e recentemente in partnership con MoneyGram per testare l’utilizzo della valuta al fine di migliorare le tempistiche ed i costi dei trasferimenti, è stata oggetto di una crescita del 35.000%.

Per concludere, ritengo che le criptovalute siano degli strumenti molto interessanti e che rappresentino il futuro in molti settori. Da notare, ad esempio, il recente lancio di Kodak della propria criptovaluta (KodakCoin) per permettere ai fotografi di gestire i diritti delle proprie immagini e di scambiare denaro.
Tuttavia, ad oggi, sono spesso utilizzate come strumento speculativo o per transazioni illegali ed il loro prezzo è ancora troppo volatile. Esistono siti dove i BitCoin possono essere scambiati con diverse valute ma il valore di questi è deciso dagli utenti e tenderà a salire vista la quantità limitata e la crescente diffusione di utilizzo. Il rischio è che il prezzo crolli per cause esterne, come accaduto quando il sito CoinMarketCap ha deciso di escludere i prezzi degli scambi di valute digitali in Corea del Sud dal suo database, comportando il crollo del prezzo dei BitCoin, dei LiteCoin e dei Ripple, o nel momento in cui lo scambio di queste valute verrà inevitabilmente regolamentato.”

Che dire, argomento di sicuro complesso, che a mio avviso conserva ancora tanti lati oscuri e certamente non semplice da analizzare. I BitCoin rappresentano una grande opportunità con un alto rischio, ma probabilmente saranno la valuta del futuro, non sappiamo quanto prossimo.

Spero che questo articolo abbia contribuito a rendervi l’argomento più chiaro, di sicuro è un tema centrale che ci coinvolgerà sempre di più.

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